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Instagram Marketing: una foto vale più di mille parole

In casa ce l’abbiamo tutti almeno un album di fotografie, forse impolverato o dimenticato in fondo allo scaffale. Perché la fotografia, prima dell’avvento dei social – e di Instagram in particolare – era questo: archiviazione. Tonnellate di immagini da sfoggiare con orgoglio per far invidia a parenti e amici, durante il dessert a fine cena. Oggi è tutto cambiato, la fotografia si è trasformata in condivisione costante, immediata e multi canale. In questo articolo vediamo le basi per sfruttare correttamente Instagram per la propria attività o per una strategia di personal branding

Il “social fotografico” per antonomasia conta ad oggi circa 800 milioni di utenti attivi mensili nel Mondo (settembre 2017) e 14 nel nostro Paese (giugno 2017). Numeri impressionanti, e una crescita che non intende rallentare. Instagram è ormai parte integrante del nostro quotidiano: dalla mattina con la classica “caffè e cornetto“, alla cena in terrazza sotto le stelle, passando per gli infuocati tramonti. A casa, in viaggio, da soli o in compagnia: le immagini trascendono le barriere linguistiche e forniscono uno sguardo della vita che forse non saremmo stati in grado di descrivere a parole.
Ma perché un brand dovrebbe considerare Instagram come uno strumento potentissimo di comunicazione? È presto detto:

  1. è uno dei servizi web più usati al mondo
  2. la crescita è impressionante (+100 milioni da aprile 2017 a settembre 2017!)
  3. registra il tasso di engagement più elevato tra le varie piattaforme social (oltre il 70% in più di commenti e singoli like ai post rispetto a Facebook e Twitter)
  4. è un social trascendentale, piace ai giovanissimi, ma è apprezzato anche dagli adulti
  5. la comunicazione è veicolata attraverso immagini e video, i formati evocativi per eccellenza
  6. per intercettare comodamente chi già parla di noi (#)

 Prima rifletti, poi scatta!

Instagram può diventare un eccellente canale di marketing per la tua azienda, ma non è utile “salire sul carro” solo perché lo fanno gli altri. Come tutti gli strumenti di comunicazione, deve essere sfruttato per il raggiungimento di un obiettivo, sia esso legato alla brand awareness, a portare traffico al sito o per intercettare un target segmentato. Su Instagram vince chi ha un progetto ben delineato, riconoscibile e in grado di sorprendere. Vediamo un paio di esempi di successo.

@ponypork (53,3) – mani, mani, mani ovunque e che “fanno cose”                                                               @caseymcperry (172k) – tutte le foto si collegano, come a creare un unico mosaico

Ad ogni audience, il suo influencer

Su Instagram si comunica tramite foto e immagini, ma il dialogo è sempre e comunque rivolto a persone, anche se non si utilizzano parole. Conosce il proprio target di riferimento, soprattutto in termini di bisogni e necessita, può rivelarsi fondamentale nel determinare l’efficacia di una strategia. In un social totalmente visuale le persone postano i propri contenuti fondamentalmente per narcisismo, esibizione, vanità  e per associarsi a contesti o prodotti ritenuti “giusti” – “frequento questo locale alla moda, quindi lo sono anche io”.
Spesso dall’individuazione dell’audience di riferimento, deriva la scelta di un eventuale influencer per veicolare al meglio un messaggio. Dei veri ambasciatori del nostro prodotto, servizio o territorio. Una professione a tutti gli effetti, visti i guadagni e le collaborazioni con i più grandi brand di successo. Fino a qualche anno fa, era complicato definire il sottile confine tra sponsorizzazione a fini commerciali e foto quotidiana con casuale marchio in bella mostra. Oggi le regole sono più ferree: i post connessi a partnership devono essere accompagnati dall’hashtag #adv (nei prossimi mesi verrà introdotta la dicitura “Paid Partnership With @nomedelbrand“, per garantire sempre maggiore trasparenza e la possibilità da parte del marchio pagante di avere accesso agli insight del singolo post).

Il contest

Se proposto nella maniera corretta, è un eccellente strumento per ottenere visibilità (quindi followers) e tenere alta l’attenzione verso il brand, anche per un intero anno. Oggi Instagram ne è quasi saturo, ma grazie alle caratteristiche intrinseche della piattaforma e utilizzando uno stile unico che contraddistingua il marchio, è possibile lasciare libero sfogo alla fantasia della community. Se parliamo di concorsi a premi, bisogna ricordarsi che si rientra in un territorio burocratico spigoloso, composto da regolamenti da rispettare, pratiche da depositare e via discorrendo. Fondamentale è anche la trasparenza nei confronti dell’utenza sulle modalità di partecipazione, le vincite e soprattutto sull’eventuale utilizzo del materiale prodotto.
Ad esempio, la catena Roadhouse nel 2016 ha indetto un contest in collaborazione con Heinz (partner del brand) per ottenere visibilità ed engagement, utilizzando l’hashtag #burgerloversrulez.

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