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“Work Hard. Have fun. Make History”. Celebriamo la storia di Amazon alla vigilia dei suoi 27 anni!

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Il 5 luglio Amazon compirà 27 anni dalla sua nascita e merita che ripercorriamo insieme una storia che ha dell’incredibile.
Partita da un’idea geniale, l’azienda solo dopo 6 anni riesce a vedere i primi profitti ed esplodere fino ad arrivare ad essere la più grande internet company al mondo, guidata dall’uomo più ricco al mondo, secondo Forbes: Jeff Bezos.

Il fondatore di Amazon.com

Jeff Bezos, nato ad Albuquerque il 12 gennaio 1964, fin da piccolo mostra uno spiccato interesse per la tecnologia, laureandosi in Ingegneria Elettronica a Priceton nel 1986. Lavora sempre nel settore informatico fino ai suoi 30 anni, quando da vicepresidente della Wall Street D.E. Shaw decide di lasciare il suo lavoro e creare una propria attività.
Dopo aver seguito per anni la crescita del web, inizia a pensare ad un business adatto alle ricerche degli utenti su internet.
Focalizza la sua attenzione sulla vendita online e decide di iniziare rivendendo libri ovunque il cliente voglia.
Il 5 luglio 1994 viene così fondata Amazon.com, inizialmente chiamata Cadabra.com.
L’appellativo venne presto cambiato, prendendo ispirazione da un dizionario e richiamando alla mente qualcosa di maestoso.
Jeff Bezos ha vinto nel 1999 il premio di uomo dell’anno e, secondo Forbes, risulta essere nel 2021 l’uomo più ricco al mondo, con un patrimonio stimato di 187.5 miliardi di dollari.

L’evoluzione di Amazon.com

I punti di forza di Amazon sono stati da sempre:
Prezzi competitivi;
Velocità di consegna;
• Semplice utilizzo;
• Attenzione al cliente.
È proprio quest’ultimo fattore che ha portato al vero successo e ad essere considerato, già 2 anni fa, il marchio di maggior valore al mondo.
Incredibile pensare che nel 1997 era entrato nel mercato azionario sul NASDAQ con il simbolo AMZN ed un prezzo di 18 dollari per azione, per arrivare nel 2020, in piena pandemia, a raggiungere 2’474 dollari per azione.
La prima sede di Amazon si trovava a Seattle, vicino ad un grande centro di distribuzione di libri dell’Oregon.
Bezos scelse delle interfacce di semplici ed utilizzabili da tutti, per rendere il processo di acquisto semplice e veloce.



Fin dall’inizio, ricevette grandi finanziamenti e arrivò a toccare 20 mila dollari di vendite settimanali e 1 milione di clienti iscritti dopo solo un anno di attività. Il fondatore, però, aveva già messo in conto che non ci sarebbero stati guadagni nei primi 4-5 anni di attività e così fu.
Nel 2001 ci fu un anno duro, dove Amazon perdette la fiducia dei finanziatori e iniziò a perdere quotazioni in borsa.
Jeff Bezos decise così di ridurre i costi, licenziando 1300 dipendenti e chiudendo un impianto di distribuzione.
Decise, inoltre, di abbassare i prezzi e stipulare degli accordi con dei rivenditori, diventando anche intermediario oltre che rivenditore in prima persona.
Il 2001, dopo essere iniziato come anno di forte calo, finì per essere il primo anno con un profitto.
Da qui l’ampliarsi dei prodotti e dei servizi non ebbe sosta:

  • 2005: Amazon Prime, il servizio premium in abbonamento;
  • 2006: Amazon Fresh, prodotti gastronomici in consegna giornaliera per le attività locali. In Italia è stato lanciato solo nel 2021 e si sta espandendo nelle maggiori città;
  • 2013: Prime Air, il servizio di consegna in giornata con l’utilizzo di appositi droni.

I servizi aggiuntivi di Amazon.com

Avendo Amazon da sempre i clienti e la loro soddisfazione al primo posto, ha sempre cercato di soddisfare le loro richieste, offrendo una crescente gamma di prodotti ed espandendo le sue creazioni anche oltre i semplici prodotti da rivendere.
Dopo aver iniziato come “libreria online”, si allargò presto ad altre tipologie di prodotti: DVD, CD musicali, videogiochi, fumetti, abbigliamento e tanto altro.
Si espanse ben presto in altri paesi come Canada, Regno Unito, Germania, Australia, Francia, Italia e tanti altri, arrivando a spedire i suoi prodotti in tutto il mondo.
Il vero salto di qualità si ebbe quando rese possibile l’inserimento delle recensioni e creò dei programmi di affiliazione per cui gli utenti che acquistavano utilizzando un link di clienti “associati”, permettevano a questi ultimi di ricevere una percentuale sulla vendita.
Fu il primo e-commerce in assoluto a creare questo programma, motivando così gli utenti non solo ad acquistare fidandosi del passaparola, ma anche a parlare dei loro acquisti con gli altri utenti!
Altri fattori di crescita furono indubbiamente le varie acquisizioni fatte nel corso degli anni e il buon nome creatosi attorno anche grazie alle raccolte benefiche come, per fare un esempio, il sistema di donazioni attivato per sostenere le persone colpite dall’uragano Katrina nel 2005.
Tra le altre espansioni di Amazon.com vediamo:

  • Amazon Prime e Prime Now, che nel 2017 ha contato più di 100 milioni di abbonati;
  • Amazon Studios, sviluppa fumetti, film e show televisivi ed è stato avviato alla fine del 2010, producendo il suo primo film nel 2015;
  • Amazon Video, nato per distribuire i video di Amazon Studios. Ha permesso la creazione di film anche attraverso il crowdfunding;
  • Amazon Web Services, nata nel 2002 come piattaforma di cloud computing e servizi web offerti commercialmente online;
  • Amazon Self-publicing, permette di pubblicare in autonomia degli ebook di proprietè di Amazon.

Curiosità

Tra i tanti successi che hanno costellato la storia di Amazon, ricordiamo anche uno dei flop che è rimasto nella storia della tecnologia moderna: il Fire Phone, annunciato nel 2014 dallo stesso Bezos, che si presentava come il rivale di iPhone, fu brutalmente respinto dal mercato.
Nonostante questo, oggi Amazon.com è il più grande marketplace del pianeta, con un crescente numero di sedi, magazzini, centri di smistamento e clienti in tutto il mondo.
A febbraio 2021, Jeff Bezos ha annunciato di voler lasciare il suo posto ad Andy Jassy, capo dell’area di Cloud Computing.
Questo passaggio diventerà effettivo al compimento del 27° anno di Amazon, quindi il 5 luglio 2021, quando Bezos diventerà presidente esecutivo del consiglio di amministrazione, riprendendo tempo per dedicarsi alle sue altre attività, tra cui il Bezos Earth Fund (un fondo creato per finanziare scienziati, attivisti e ONG per contrastare le conseguenze del cambiamento climatico) e la compagnia spaziale Blue Origin (focalizzata sulla creazione di mezzi per il turismo spaziale).

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