Scroll Top
Via Saragozza, 220 40135 Bologna

Sock Puppet Marketing: sai cos’è?

L’espressione Sock Puppet Marketing indica una strategia che utilizza identità false online per esprimere un parere, informazioni o altro, senza rivelare la propria identità o il legame con ciò di cui si parla.

Sockpuppet: origine del termine

Letteralmente “sock puppet” indica un burattino fatto con un calzino. È comandato da una persona reale che di solito, per far sì che il siparietto risulti simpatico, resta nascosta e non è visibile dal pubblico.
Seguendo lo stesso principio logico, nel linguaggio del digital, il “Sock Puppet” è un profilo fake di cui non conosciamo il proprietario.
A differenza del Catfish, di cui sicuramente avrai già sentito parlare anche grazie all’omonimo programma tv che andava in onda su Mtv, il Sock Puppet non è un profilo con molti dettagli, per questo è semplice da creare e non richiede di essere seguito o preservato a lungo.

Perché un utente dovrebbe creare un profilo fake?

In questo caso le motivazioni per mantenere la propria identità celata possono essere molteplici, con scopo positivo o negativo.
Qualsiasi esso sia, però, questo concetto è legato all’idea di mascheramento e manipolazione.

  • Scopo positivo: poniamo caso che un universitario utilizzi un computer che viene usato anche da altri studenti. In tal caso, creerà una mail, un profilo o quant’altro di fake, in modo che i suoi dati non possano essere recuperati da chi userà il computer dopo di lui. In quest’ottica si tratta di un nuovo profilo, però, che è dichiaratamente creato e che è facilmente riconducibile al suo proprietario.
  • Scopo negativo: qui apriamo una parentesi più vasta, poiché normalmente gli account fake sono utilizzati con questo intento!


Analizziamo più a fondo le casistiche per uno scopo negativo:

  • Potrebbe trattarsi di un utente che è stato bannato o bloccato da una community con il suo profilo reale e allora desidera entrare ugualmente con un profilo falso;
  • Si può trattare di un autore che crea un profilo falso per lasciare delle recensioni positive ai suoi lavori, influenzando così l’opinione delle altre persone e incentivando all’acquisto gli utenti;
  • Un profilo falso può nascondere un utente che vuole infangare l’opinione sui competitors, utilizzando informazioni reali o inventandone altre;

La lista potrebbe continuare con diversi casi diversi, essendo anche che molti sono stati al centro dell’opinione pubblica negli scorsi anni.
Piattaforme come TripAdvisor, Google My Business e simili, richiedono solamente la creazione di un profilo, senza alcun genere di controllo sull’esistenza o meno della persona sulla base dei dati inseriti, per questo bisogna sempre prestare molta attenzione alle recensioni che si leggono ma anche a quelle che si ricevono.
I Sock Puppet sono un esempio di Astroturfing, nonché creazione di profili falsi per manipolare l’opinione pubblica attraverso la pubblicazione di contenuti che non corrispondono alla realtà, a volte anche dietro un compenso. Con questa tattica si stimola artificialmente una conversazione e dei commenti positivi online su di un prodotto, un marchio o un servizio.

Post Correlati

Lascia un commento