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Nuovo formato Ads Facebook: prima provi poi compri!

Realtà virtuale e realtà aumentata. Sono spesso erroneamente associate: la prima modifica virtualmente l’ambiente in cui un soggetto è inserito (va fortissimo in ambito gaming), la seconda lo arricchisce con informazioni utili e immagini (i Google Glass sono stati un primo prototipo).
Facebook, piattaforma che da sempre dimostra di strizzare l’occhio ai trend e alle nuove tecnologie, ha recentemente lanciato una fase beta per l’inserimento di un nuovo formato di inserzioni che permetterà agli utenti, tramite l’AR (augmented reality), di provare gli articoli sponsorizzati (es, occhiali da sole), prima di procedere con l’eventuale acquisto.


Come funzionano?

Avete presente le ormai inflazionate orecchie da cane nelle Storie Instagram? Ecco, la tecnologia è la stessa, niente di nuovo. Basta cliccare sull’annuncio del Brand, autorizzare l’utilizzo della propria telecamera ed il gioco è fatto: gli occhiali della vostra marca preferita appariranno sullo schermo, permettendovi di “indossarli” e provarli.
A questo punto, sarà possibile finalizzare l’acquisto cliccando sull’apposito pulsante dell’inserzione, atterrando direttamente sull’ecommerce o la landing del Brand.

Non solo moda

L’esperienza “fisica” dello shopping è sicuramente difficile da replicare, ma questo aggiornamento potrebbe rivelarsi interessante ed aumentare ulteriormente numeri del mercato degli acquisti online
Oltre al segmento moda (Michael Kors è stato il primo Brand a testare i nuovi annunci in AR), anche il mondo della cosmesi ha cominciato a seguire con interesse il trend. Sephora e Bobby Brown, aziende del settore, stanno collaborando con Facebook per il test di un nuovo tool che permetterà alle clienti di “testare” gli articoli, prima di inserirli nel carrello.
Lo scoglio più grande in questo caso resta l’affidabilità della resa del colore, fondamentale ad esempio per la scelta di un rossetto, e la difficoltà nel replicare e seguire le linee del viso.

Insomma, Facebook sta compiendo un ulteriore passo atto a colmare la percezione del gap tra vita offline e online.

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