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Gruppi Facebook a pagamento: cosa sono e quanto costano?

gruppi facebook a pagamentoFacebook vive di community, e le community prosperano su questo social. Gruppi chiusi, aperti, nascosti, ce n’è per tutti i gusti. E la gestione di queste collettività, ad opera di uno o più amministratori, è spesso un lavoro a tempo pieno. Il buon Mark lo sa bene, e con un annuncio di qualche settimana fa ha ufficializzato il lancio della fase beta (solo in America, per adesso) di un nuovo interessante aggiornamento: l’introduzione dei gruppi Facebook a pagamento. Vediamo di cosa si tratta e come questi potrebbero modificare la socialità all’interno delle varie community.

Cosa sono?

Parafrasando la comunicazione ufficiale: Facebook sa bene quante energie e tempo sono richiesti agli admin per la “coltivazione” di community attive e durature (“admins invest their time and energy to maintain their groups”). I gruppi a pagamento su Facebook potrebbero garantirgli introiti, ricompensarli degli investimenti, nonché stimolarli per la produzione di contenuti sempre nuovi e di qualità. Facciamo un esempio: l’amministratore del gruppo Facebook “Cucina italiana che passione!” (non credo esista veramente…) crea un sottogruppo a pagamento riservato esclusivamente a chi sottoscrive un abbonamento di 5 euro. Al suo interno, potrebbe dedicarsi alla pubblicazione di contenti esclusivi, come ricettari o video guide approfondite sulla preparazione di determinate pietanze.
Le notifiche dell’invio saranno ricevute da tutti gli iscritti del gruppo, anche quelli non abbonati, che potranno sbirciare solo una piccola anteprima del contenuto a pagamento e il relativo prezzo.

Quanto costano?

L’accesso ai sottogruppi è consentito, come anticipato, solo previo saldo di un abbonamento mensile che può variare da 4,99 dollari a 29,99 dollari (cifra idonea per quelle community in cui si effettuano vere consulenze private, ad esempio di SEO o Web Adv). Per adesso gli amministratore hanno un margine del 100% su questi guadagni, ma non è detto che in un futuro prossimo Facebook non decida di intascarsi una percentuale.
I prezzi sono in linea con le altre piattaforme di community, ma trattandosi di una fase beta, molto potrebbe variare all’uscita ufficiale.
Sicuramente i gruppi Facebook a pagamento rappresentano un aggiornamento interessante che rallegrerà i tanti creatori di contenuti, da sempre insoddisfatti dei guadagni risicati di Adsense.

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