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Introduzione alla SEO: cos'è e a cosa serve

cos'è la seoChe il vostro obiettivo sia quello di comunicare qualcosa oppure vendere prodotti o servizi, tutto ciò che avete faticosamente costruito sul web perde di valore se non viene trovato dalla vostra audience di riferimento. Anche se pubblicate i contenuti più interessanti del mondo, non c’è garanzia che l’utenza li noti se prima non avete “convinto” i motori di ricerca (Google in primis) a inserirvi tra i primi risultati. Scopriamo come, con questa breve introduzione alla SEO.

La visibilità è tutto

La chiave per conquistare questo risultato si chiama SEO, dall’acronimo di “Search Engine Optimization“, ossia quella serie di pratiche volte a ottimizzare i contenuti creati sul web per i motori di ricerca, e su di essa sono stati scritti numerosi manuali e saggi. La SEO può essere sfruttata con ottimi risultati praticamente da chiunque: dall’azienda che promuove in rete i suoi prodotti o servizi, alla versione 2.0 della casalinga di Voghera che gestisce un blog personale per la pubblicazione di ricette di cucina, magari utilizzando un CMS come WordPress.
Wordpress è da sempre ben voluto da Google e dagli altri motori di ricerca proprio per le sue caratteristiche intrinseche di CMS, ovvero quelle piattaforme che consentono la gestione e la pubblicazione dei contenuti. Sono proprio i contenuti che i motori di ricerca “indicizzano” (corretta scansione e inserimento nell’archivio) affinché siano più facilmente trovabili dal pubblico di internet in risposta a specifiche ricerche. Prima di familiarizzare con lo strumento SEO, però, dobbiamo aver chiari alcuni concetti di base. Vediamo quali.

Keyword e query

Il termine inglese keyword si traduce letteralmente con “parola chiave“, il che ci lascia supporre che sia un elemento di estrema importanza in ambito SEO. Pensiamo a quando scriviamo un articolo, un tema, una ricetta, ci sarà sempre all’interno del contenuto una parola che ha un peso maggiore delle altre, un termine che appena letto identifica subito l’argomento principale. La keyword è esattamente questo: una parola all’interno del testo che vogliamo abbia più valore agli occhi dei motori di ricerca. Anzi, più che una parola, è più corretto pensarla come una “frase chiave“, non necessariamente composta da un solo vocabolo. Abituatevi, quindi, a pensare alle keyword sia come singole parole, sia come frasi di due o più parole, compresi articoli e congiunzioni.
Volete sapere il perché? Ve lo spiego brevemente con il concetto di “long tail” (o “coda lunga“, come preferite). Oggi, le persone sono abituate a interrogare i motori di ricerca, e lo fanno con vere e proprie domande o richieste complesse. Difficile pensare che una signora intenta ad acquistare un paio di scarpe online, scriva sulla barra di ricerca semplicemente “scarpe”. Molto più probabile che specifichi la richiesta inserendo, magari, “scarpe rosse donna con fiocco bianco“.  Per questo motivo, quando scegli la frase chiave del tuo contenuto, ricorda sempre che dall’altra parte hai un utente, proprio come te.
introduzione alla SEO
Ecco, questa “interrogazione” che l’utente chiede al motore di ricerca prende il nome di “query“, ed è composta, come abbiamo visto, quasi sempre da più di una parola chiave all’interno del campo di ricerca. I due termini “keyword” e “query” hanno in linea di massima un significato simile, anche se con una sostanziale differenza: il primo viene utilizzato da chi pratica abitualmente la SEO, mentre il secondo si riferisce all’utilizzo che gli utenti fanno del motore di ricerca.
Se i concetti di SEO, keyword e query ti sono già più familiari, per oggi può bastare così!

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