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Clubhouse: la nuova frontiera dei social network

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Per ora ancora in versione Beta, conta circa 600.000 iscritti e si accede solamente tramite invito.
Dì addio a likes e followers, approcciati ad una piattaforma che punta ad avere scambi di opinione costruttivi e dibattiti sulle più varie tematiche.
Stiamo parlando di Clubhouse e il suo innovativo nuovo modo di fare social network usando uno strumento unico: la voce!

Cos’è Clubhouse e perché ne sentirai parlare

Clubhouse è un’app nata ad aprile 2020 ad opera di Paul Davison, imprenditore della Silicon Valley, e Rohan Seth, ex ingegnere Google. Dopo il lancio è stata subito valutata 100 milioni di dollari, il che fa capire l’enorme potenziale che si intraveda dietro questa idea.
Attualmente scaricabile solo su dispositivi Apple, questa applicazione permette di partecipare a conversazioni audio che si tengono in stanze tematiche o creare una stanza in cui discutere di un determinato argomento con gli altri utenti.
Come immaginare il suo corrispettivo nella vita reale? Potresti paragonarlo ad un evento mondano con molte persone invitate, a cui si vuole partecipare sia per fare presenza e ascoltare, che per dire la propria.
È ancora in versione Beta e i creatori ci tengono a precisare che non sarà disponibile al grande pubblico finché non sarà un posto sicuro e controllato in cui scambiarsi opinioni e finché non ci sarà un numero sufficiente di collaboratori che possano contribuire alla gestione della stessa.
Quali sono attualmente le linee guida?

  • Si accede solo su invito da parte di altri utenti, in numero limitato. Attualmente ci sono solamente 600mila iscritti e l’elitarietà della piattaforma ha fatto si che all’interno ci fossero molte star e personaggi noti, da Kanye West al Duca e la Duchessa di Sussex, passando per Oprah Winfrey e Drake.
  • Gli altri utenti interessati possono scaricare l’applicazione e inserirsi in una lista d’attesa (ancora molto lunga) per aspettare che il numero di utenti si amplii ed essere compresi.
  • Non si possono in alcun modo registrare le conversazioni, che vengono sempre controllate, quindi ciò che viene detto nella piattaforma vi rimane. Non ci saranno più commenti sui social che verranno ripescati anni dopo in un attacco pubblico alle celebrità.
  • Nelle stanze tematiche si accede come ascoltatori e per parlare bisogna “alzare la mano” virtualmente ed essere accettati da chi sta mediando la conversazione.
  • Le tematiche che potrebbero interessarti sono selezionate da un algoritmo sulla base del tuo lavoro, dei tuoi interessi o amicizie che hai stretto all’interno di clubhouse.
  • Ci sono sia stanze tematiche create dagli utenti, sia veri e propri eventi organizzati con un calendario.

La voce per creare connessioni

Questa piattaforma utilizza uno strumento che hai sempre a disposizione in ogni momento: la tua voce.
Clubhouse nasce dall’esigenza di poter interagire con i contenuti che più ti interessano anche mentre stai facendo altro, senza doverti preoccupare di essere ben vestito, sistemato, in un luogo ordinato ecc.
Sul sito ufficiale viene descritto come “un nuovo prodotto social basato sulla voce, che permette alle persone, ovunque si trovino, di chiacchierare, raccontare storie, sviluppare idee, approfondire amicizie e incontrare nuove persone interessanti in tutto il mondo”.
Perché è stata scelta la voce? L’unico senso coinvolto in questo network è l’udito, non sono ammesse telecamere o altri tipi di contenuti che non siano audio in diretta.
La voce permette di creare una connessione più umana, permette di utilizzare e percepire delle flessioni che non si possono creare se non parlando.
Il fattore in più rispetto agli altri social? L’empatia.
In molti guardano a Clubhouse come l’innovatore del mondo dei social.

Tu pensi che avrà seguito o rimani fedele alla supremazia dei contenuti visivi? Faccelo sapere nei commenti!

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